Chiaramente, a differenza della pubblicazione periodica, per il libro basta scegliere un solo carattere ( due in presenza di occhielli e/o didascalie ).

Preferisco orientarmi decisamente per il classico Arial Italic corpo 8 ( interlinea serrata su 7.5 ) in due colonne con spaziatura 7. Tanto consente una lettura che, nella trasposizione cartacea, non affatica la vista; non subisce alterazioni passando da un sistema operativo come anche da un browser all'altro, mentre permette di contenere moltissimo testo in un numero contenutissimo di pagine ( 12 pagine prive di illustrazioni ne includono circa 50 di un analogo formato stampato in corpo 12: con 24 pagine se ne supererebbero abbondantemente 100 ).

Non è faccenda da poco dal momento che stiamo parlando di un quasi tascabile ( formato A5 ottenuto da piegatura di fogli A4 ).

Chi intendesse ricavarne copie mediante stampante a getto d'inchiosto non dovrebbe produrre altro che tre fogli A4 in fronte – retro ad opzione “economy”, nel primo caso, e sei nel secondo, con notrevole risparmio di tempo, carta ed inchiostro . La stampa in “economy”, fra l'altro, renderebbe accettabili le immagini eventualmente presenti che risulterebbero trasformate in figure retinate a 30 punti.

Ancor più interessante una seconda caratteristica: quella di collegarsi agli effetti multimediali direttamente dal punto esatto in cui le edizioni cartacee non possono fare altro che richiamare, numerandola, una qualche nota di riferimento.

Ho ottenuto questo effetto attraverso il ricorso alla cartella zippata in cui si parte da una mappa PDF dalla quale è possibile accedere, mediante opzione multimediale, alla completa versione multimediale; al solo testo ottimizzato per semplice lettura; alla videata che consente di stampare la versione cartacea; ai singolimedia ( audio, slideshow, ipertesti, video, ecc. ).