Anche se software liberi come Scribus consentono di operare su qualsiasi formato, preferisco impostare il lavoro in A3 senza mai superare le tre colonne scegliendo font del tipo Arial Italic corpo 8, Century Schl Regular corpo 8, Palatino Linotype Bold Italica corpo 8 e Garamond N08 Medium Italic corpo 9.

 L' A3 si dimostra davvero ottimale sotto il profilo costi nel passaggio dal digitale al cartaceo mediante fotocopiatura da pen-drive; contenendo il tutto su di un unico fronte - retro difficilmente il costo unitario ( per riproduzioni in scala di grigi ) supererebbe 0,35 Euro.

 Importante, di conseguenza, studiare bene i colori per riempimento di sfondi, previsionandone di volta in volta l'impatto che avrebbero passando dagli sgargianti effetti in Web al grigio della fotocopiatura in B&W.

 La scelta del formato non deve trarre in inganno lasciando prefigurare condizioni di scarsa capienza dei contenuti. Gran parte delle limitazioni risulterebbero superate dall'assoluta mancanza di spazi pubblicitari e dalla natura stessa delle pubblicazione ( per sua stessa carattristica sostanzialmente monotematica ), mentre l'impiego dei caratteri sopra elencati permetterebbe l'inserimento di moltissimo materiale, che resterebbe perfettamente leggibile passando dal PDF su monitor al foglio cartaceo ripiegato in A4.