PARTE INTRODUTTIVA


Propongo un insieme di pratici accorgimenti (per altro di volta in volta esposti nel“sito facile” dell'altro mio dominio “stampe-racconti”) in grado di rendere attuabile, nel loro insieme, la creazione di pagine web che, pur aggirando lo scoglio dei complessi linguaggi di programmazione, fornirebbero un prodotto non solo connotato da spiccata dinamicità, ma in grado, anche, di evitare crisi di perplessità a quanti accedono alla Rete senza padroneggiare la manovrabilità del browser.

Si tratta di realizzare, in sostanza, architetture che producano interessanti creazioni multimediali privilegiando il ricorso alle risorse grafiche ed affidandosi pressoché esclusivamente all'attenta selezione della vasta disponibilità di software gratuito presente in Rete .

Ne verrebbe fuori un sito formato da un insieme (anche corposo ed estremamente modulabile) di pagine con identica struttura (di norma un'unica tabella dimensionata ad 800 x 500 pixel, ripartibile, all'occorrenza, in svariate righe, celle e colonne (sottomultipli) proporzionate agli spazi richiesti dal contemporaneo accostamento di video, testi, animazioni, commenti sonori, ecc.).

Le varie videate, assolutamente identiche per dimensioni, si succederebbero le une alle altre grazie al semplice ausilio di pochi segnali posti in calce a ciascuna di esse (raccomandabile minimizzare con il tasto F11 l'ingombro del browser).

Siffatta disposizione, oltre a rendere molto più facile ed accattivante le fasi della navigazione, presenterebbe non pochi altri vantaggi.

Segnatamente

Il frazionamento di video ed audio reso possibile da un sistema così congegnato eviterebbe, specie in presenza di video tutorial, il disagio che affligge quanti sono costretti a seguirne le rapide evoluzioni (il visitatore passerebbe da una frazione di video alla successiva solo azionando il comando per il proseguimento).

La ripartizione di animazioni ed audio su più pagine renderebbe il complesso molto meno pesante, mentre consentirebbe agli interessati di scaricare rapidamente solo ciò che destasse il loro specifico interesse.

Punto di partenza dell'intero sistema resta il forte apprezzamento che ho sempre dimostrato nei confronti delle eccezionali potenzialità di NeoBook; un software capacissimo di sfornare presentazioni mozzafiato (simili e finanche superiori, per averne un'idea, a quelle che campeggiano sui monitor destinati alla pubblicità). Unici nei (come già ricordavo in “stampe-racconti”): l'impossibilità di visionarne gli elaborati su piattaforme diverse da Windows (Mac e Linux sprovvisti di emulatore, tanto per fare un esempio) e la penalizzazione intrinseca al fatto che si resta comunque alle prese con degli eseguibili (c'è chi ha qualche remora a scaricarseli, non solo per la perdita di tempo, ma anche per tema dei virus).

Ora, rinunciando alle opzioni di interattività presenti nel programma, nulla impedisce di trasformarne gli elaborati da .exe in . AVI ricorrendo allo specifico software free (come, ad es. “Camstudio”) preposto alla trasformazione in filmato di tutto ciò che si verifica sullo schermo. Dall'AVI all'SWF il passo è breve e potremmo inserire animazioni ed effetti realizzati con NeoBook che si aprirebbero automaticamente nel corso della navigazione a prescindere dal tipo di piattaforma impiegata.

Com'è noto il maggior peso di video e presentazioni sta tutto nell'incidenza dell'audio.

Frazionando e riunificando (ottimo il ricorso a “Virtual Dub”) spezzoni di AVI derivati da NeoBook eviteremmo di trasmettere all'intera presentazione il peso di un audio che, quantunque limitato ad una sola parte dell'opera, implicherebbe (causa microfono sempre aperto) il sovrappeso di non pochi mega.

Potremmo registrare brani audio ricorrendo ad “Audacity” (e adeguato trasformatore wav/mp3) oppure usando direttamente “SwiffRec voice-to-flash”.

Per arricchire i nostri lavori avremmo bisogno anche di programmi di fotoritocco e di qualche altro software in grado di generare effetti specifici. Con “FotoSketcher”, ad esempio si possono trasformare fotografie in splendidi dipinti e disegni. Usandolo sulle immagini jpg che appositi programmi (v. tra i più semplici “Doremisoft Video to jpg”) ricavano dai filmati e fissando i parametri di trasformazione risulta fin troppo agevole disporre di una base idonea a generare cartoni animati (possibile farlo in GIF e AVI con “Movies12” o addirittura in sequenze jpg mediante temporizzazione di pagine su NeoBook).

L'esigenza, infine, di mantenersi costantemente entro i margini della tabella tipo obbliga, in presenza di testi eccedenti la sua area, all'adozione di “barre scorrevoli” realizzabili con gli accorgimenti di seguito indicati.



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